Il salotto di Nonna Mà è un ritrovo per persone curiose.
Mettetevi comodamente in poltrona e scorrete le pagine. Meglio se con una tazza di tè in mano, senza fretta.
Se amate le storie della mitologia raccontate con un taglio del tutto nuovo, se vi piace aggirarvi fra mille aneddoti pazientemente raccolti, se vi interessa viaggiare in paesi al di fuori dei comuni itinerari turistici, questo è il posto in cui trascorrere un pomeriggio diverso.
Io (NonnaMà) ho raccolto e scritto queste pagine e continuerò a farlo per me, che sono curiosa, per i miei figli ormai grandi e per i miei nipoti tutti e sei liceali o universitari. Per trasferire tutto il mio lavoro su questo sito occorrerà del tempo. Io continuo a lavorarci e, se vorrete tornare a trovarmi, troverete altro materiale.
Come avrete modo di vedere i testi sono affiancati da immagini allo scopo di arricchirli e completarli. Le didascalie di tali immagini sono fruibili passandoci sopra con il mouse.
Mi piace pensare alle figure come ad un piccolo museo sparso fra le parole, e le didascalie vogliono essere una guida minima per capire cosa stiamo guardando, oltre a ciò che stiamo leggendo.
Il viaggio di Imilcone
Imilcone fu un cartaginese del 5° secolo aC., e probabilmente apparteneva ad una famiglia aristocratica. Suo padre era un importante capo politico e militare.
In quel periodo la fiorente Cartagine desiderava estendere i suoi commerci e fondare nuove colonie ed empori, perciò furono preparate due spedizioni diverse con a capo due fratelli, Imilcone e Annone.
Imilcone (il cui nome punico era in realtà Chimilkat) fu inviato a esplorare le coste nord occidentali dell'Europa.
Al ritorno egli redasse una descrizione del suo viaggio che però non ci è pervenuta. Abbiamo solo alcune brevi citazioni dell'avvenimento da parte dello storico Avieno.
Il periplo di Annone
Annone era un alto magistrato e fratello di Imilcone e visse a Cartagine nel 5° secolo aC.
Fece un viaggio e al ritorno scrisse una relazione in punico che venne presto tradotta in greco e in questa lingua ci è pervenuta.
Questo è il viaggio di Annone dei Cartaginesi, al di là delle regioni della Libia e delle Colonne di Eracle per fondare colonie.
Egli partì con settanta navi da cinquanta remi che portavano trentamila uomini e donne con provviste e altre necessità. Dopo aver passato le Colonne di Eracle e aver veleggiato due giorni fondammo la prima città in un'ampia pianura.........Dopo di che siamo arrivati in una laguna vicino al mare coperta da alte canne. Elefanti e altri animali le mangiavano...... Arrivammo a un lago con imponenti montagne attorno piene di selvaggi vestiti di pelli di animali...... Siamo entrati in un fiume molto largo pieno di coccodrilli e ippopotami......
Sbarcammo e di giorno si vedevano solo foreste ma la notte brillavano fuochi e sentivamo suoni di flauti e tamburi. Abbiamo avuto paura e il nostro indovino ci ordinò di partire...... Qui la terra era piena di fuoco e in mezzo una alta montagna con una fiamma che toccava il cielo......
Trovammo un'isola abitata da selvaggi. La maggior parte erano donne, avevano corpi pelosi e l'interprete ci ha detto che si chiamavano Gorilla. Abbiamo cercato di catturare qualche maschio ma non ci siamo riusciti perché si arrampicavano veloci e si difendevano tirando pietre...... A questo punto rientrammo perché stavamo terminando le riserve.
Forse Annone intraprese in seguito un altro viaggio. Lo storico Plinio il Vecchio sostiene infatti che egli abbia compiuto il periplo dell'Africa raggiungendo l'Arabia.