Il salotto di Nonna Mà è un ritrovo per persone curiose.
Mettetevi comodamente in poltrona e scorrete le pagine. Meglio se con una tazza di tè in mano, senza fretta.
Se amate le storie della mitologia raccontate con un taglio del tutto nuovo, se vi piace aggirarvi fra mille aneddoti pazientemente raccolti, se vi interessa viaggiare in paesi al di fuori dei comuni itinerari turistici, questo è il posto in cui trascorrere un pomeriggio diverso.
Io (NonnaMà) ho raccolto e scritto queste pagine e continuerò a farlo per me, che sono curiosa, per i miei figli ormai grandi e per i miei nipoti tutti e sei liceali o universitari. Per trasferire tutto il mio lavoro su questo sito occorrerà del tempo. Io continuo a lavorarci e, se vorrete tornare a trovarmi, troverete altro materiale.
Come avrete modo di vedere i testi sono affiancati da immagini allo scopo di arricchirli e completarli. Le didascalie di tali immagini sono fruibili passandoci sopra con il mouse.
Mi piace pensare alle figure come ad un piccolo museo sparso fra le parole, e le didascalie vogliono essere una guida minima per capire cosa stiamo guardando, oltre a ciò che stiamo leggendo.
Giorgio III morì a ottantadue anni nel 1830, ed era completamente pazzo.
Già aveva dato segni di demenza da giovane e da maturo, ma piombò definitivamente nella follia nel 1810.
Si racconta che......
il suo primo ministro William Pitt gli aveva preparato un bel discorso che il re avrebbe dovuto pronunciare in Parlamento pochi giorni dopo.
Giorgio III lo lesse e commentò che non gli piaceva perché non si parlava affatto dei suoi cigni.
Pitt credette che il re volesse scherzare, ma poi si rese conto che faceva sul serio.
I ministri erano imbarazzati: come si poteva parlare di cigni in un discorso politico? Ma Pitt era un uomo spiritoso e risolse la difficoltà mettendo i cigni come paragone: come i cigni in uno stagno, così......
Giorgio fu contento e pronunciò il discorso. I parlamentari sorpresi commentarono fra loro che i cigni erano tirati per la coda, ma due giorni dopo capirono: il re veniva ufficialmente dichiarato pazzo.