E' l'autunno del 1592 e un ragazzo lombardo di vent'anni, Michelangelo Merisi da Caravaggio, arriva a Roma ed entra apprendista nella bottega del pittore Cavalier d'Arpino.
Qui lavora e ci dorme pure, su un pagliericcio sistemato in un angolo.

Caravaggio

 

Lavora durante il giorno, la notte frequenta vicoli oscuri e bettole malfamate insieme a compagnie rumorose.

Una sera è coinvolto in una rissa violenta. Ci rimane la sua descrizione da parte di un barbiere chiamato dalle guardie a testimoniare:
Un giovenaccio grande di vinti o vinticinque anni con poco di barba negra, con ciglia grosse ed occhio negro, che va vestito di negro non troppo ben in ordine, che portava un paio di calzette negre un poco stracciate, che porta li capelli grandi longhi dinanzi.

Alcuni anni più tardi un intenditore d'arte commentò che la fisionomia e i colori del Caravaggio specchiavansi nella sua pittura.


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