Fredegonda

Fredegonda visse nella seconda metà del 6° secolo. Di bassa estrazione ma molto bella e ambiziosa riuscì a diventare la concubina del re dei Franchi Chilperico I.

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Convinse il re a ripudiare sua moglie Audovera (e in seguito fece sgozzare lei e i suoi figli) sperando di diventare regina.

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Invece Chilperico si risposò con una nobile fanciulla di nome Galswinta.

Fredegonda tanto fece che indusse il re a uccidere la moglie nel sonno. Così finalmente ottenne il desiderato matrimonio.

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Il fratello del re, Sigeberto, si espresse violentemente contro di lei difendendo la cognata assassinata e Fredegonda non esitò a farlo uccidere.

Nove anni più tardi anche Chilperico finiva pugnalato, da chi non fu mai chiarito.

Fredegonda, ormai libera e potente, fece proclamare re il suo bambino di quattro mesi, Clotario II. 


Vannozza

Vannozza Catanei visse nella seconda metà del 1400.

Viene descritta come una donna di languida e ardente bellezza, chiara di capelli, con le labbra carnose e il naso dritto.

Si racconta che iniziò come cortigiana, poi arrivò al rango di favorita (che mantenne per quindici anni) del cardinale Rodrigo Borgia, poi papa Alessandro VI.

AlessandroVI

Vannozza diede al papa quattro figli, Juan, Jofré e i due più famosi: Cesare, il duca Valentino, e Lucrezia. Per dare una certa legittimità ai figli (ufficialmente passati per nipoti) il papa la fece sposare a un paio di mariti compiacenti, pronti ad allontanarsi nei momenti opportuni.

Vannozza seppe ritirarsi silenziosamente quando il maturo pontefice perse la testa per Giulia Farnese, una ragazza di diciassette anni.

Non si sa più nulla di Vannozza, né quando morì. Soltanto una notizia: che comperò una vigna vicino alla chiesa di S. Pietro in Vincoli. Una sera suo figlio Juan uscì dalla vigna dove la madre aveva dato una cena e venne assassinato per ordine del fratello Cesare.


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