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Erano i primi anni del 1300 e la Svizzera non era ancora uno stato indipendente. Come altri cantoni, anche quello di Uri era dominato dagli austriaci e il balivo, cioè il governatore, era un uomo superbo e crudele di nome Hermann Gessler.
Vi era desiderio di indipendenza e molto malcontento per l'oppressione. Già alcuni cittadini, i più animosi, avevano giurato di scacciare gli invasori con una rivoluzione popolare e il fermento era grande.
Wilhelm Tell era uno di loro.
Il balivo Gessler era, come abbiamo detto, un uomo superbo e un giorno arrivò al punto di radunare i cittadini di Altdorf (la città di Wilhelm, nel cantone di Uri) e di farli mettere in fila indiana.

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Poi piantò un bastone per terra, ci mise sopra il suo cappello ed ordinò:
'Tutti voi ora sfilerete qui davanti e onorerete il mio cappello inchinandovi a lui con rispetto.'

Subito Wilhelm uscì dalla fila ed esclamò:
'Io non lo farò mai!' 

Allora il balivo urlò queste parole:
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'Ti condanno a morte. So però che sei un arciere abilissimo. Metteremo una mela sulla testa del tuo bambino, se riuscirai a colpirla senza sfiorare lui, avrai salva la vita e sarai libero.'

Wilhelm era un uomo giusto, pacifico, timoroso di Dio e amava la sua famiglia e la sua patria. Proprio per il senso di giustizia si trovava ora in questa terribile situazione.

Tutta la città era presente alla prova, con ansia e speranza. Naturalmente c'era anche il crudele balivo.

Il bambino era sereno, un po' per incoscienza e un po' per la sua assoluta fiducia nel padre. Ed aveva ragione, perché la freccia di Wilhelm spaccò in due la mela, senza toccargli un capello. 

La folla gridò esultante, ma presto tacque. Infatti il balivo ordinò alle sue guardie: 

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'Arrestate Tell e chiudetelo nel castello di Kuessnacht, un'orrenda prigione, dove anch'io mi sto recando per incontrare delle persone'.

Wilhelm ebbe solo il tempo di dire:
'Sei spergiuro, non hai mantenuto la tua parola, io ti ucciderò!'

Le guardie fecero salire Wilhelm su una barca per attraversare il lago di Lucerna e raggiungere il castello-prigione. Con loro viaggiava anche il balivo.
Durante il tragitto ci fu una tempesta, Wilhelm prese il timone e portò la barca in salvo.
A terra, sulla via per il castello, una freccia di Wilhelm raggiunse Gessler, uccidendolo.

Questo atto diede il via alla rivolta popolare contro l'Austria e gli Asburgo. Uri e altri due cantoni furono i primi a rendersi indipendenti.
Wilhelm Tell è considerato l'eroe nazionale dell'indipendenza elvetica e ha ispirato drammi, canzoni e opere liriche.

Si dice però che di storia ci sia poco o nulla e che la sua figura sia leggendaria: un mito poetico.


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